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CONFERENZA STAMPA Garcia: “La squadra è serena e motivata, sul piano fisico stiamo bene. Abbiamo bisogno del sostegno dei tifosi. Manolas? Non è al top ma è recuperato”

Rudi Garcia in conferenza stampa
Rudi Garcia in conferenza stampa

Alla vigilia della sfida contro la Fiorentina, il tecnico giallorosso Rudi Garcia ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-match. Queste le sue dichiarazioni:

Ieri ha parlato De Rossi. Indicando lei ha detto: “Questo è l’allenatore che ci porterà sul tetto d’Italia”. Le ha fatto piacere?

“Beh, ha un valore ancora più importante. Lo faremo insieme, perché tra tutti noi c’è una solidarietà pazzesca. Siamo ambiziosi e va bene così”.

Manolas come sta? Florenzi verrà rischierato come terzino?

“Sono tutti disponibili. Kostas sta bene, si è allenato con la squadra da due giorni e lo abbiamo preservato prima. Per il ruolo di terzino abbiamo sia Maicon che Florenzi, perché manca Torosidis. Ho due calciatori disponibili anche a sinistra e al centro ho l’imbarazzo della scelta. Sapete che sono contento quando è così”.

Nell’ambiente regna un po’ di scetticismo sulla rimonta: perché?

“Non lo so. Ci sono 57 punti in palio e possiamo tornare davanti. Io guardo sempre avanti e così fa la squadra, quindi ora pensiamo solo alla Fiorentina. Andiamo un po’ a corrente alternata, anche nell’arco di una gara: dobbiamo ritrovare continuità. I punti dicono che da quando ci sono i 3 punti a vittoria, questa è la miglior Roma, quindi dobbiamo essere fiducioso. E’ normale, quando andiamo meno bene mi aspetto le critiche da parte dei media, ma devono essere equilibrate, obiettive”.

Guardando il calendario da qui allo scontro diretto con la Juve, sembra difficile pensare che i bianconeri perdano punti. Di Salah cosa ci dice?

“Non ha senso parlare di una sfida che verrà più in là. Pensiamo solo alla prossima gara, stop. E’ una maratona e ogni giornata bisogna essere al 100%, fare di tutto e di più per vincere. Non ho niente da dire sul mercato, a parte che abbiamo un direttore sportivo che lavora tanto e bene. Se ci sarà un’opportunità me ne parlerà, ma ora c’è solo Fiorentina, Fiorentina, Fiorentina”.

Ultimamente ha cambiato un po’ il modulo: ha intenzione di cambiare ancora oppure va avanti su una certa idea?

“L’importante per me è che i calciatori sappiano giocare in maniera diversa, con moduli differenti, come abbiamo fatto a Palermo, anche se era semplice fare meglio del primo tempo. Abbiamo almeno 3 moduli di gioco: non sono preoccupato, posso solo dire che quando faccio una scelta è sempre per migliorare la mia squadra e vincere la partita. Penso sempre positivamente per ottenere la vittoria. Spesso ci riusciamo, ma di recente pareggiamo troppo”.

Per la prima volta sono arrivate le critiche dei tifosi, che non hanno gradito le sue dichiarazioni sul rigore. Si sente incorerente, come i tifosi l’hanno definita?

“Ho anche sentito che mi sono italianizzato, questo può essere solo una cosa positiva, sono fiero e onorato di essermi italianizzato. Quelli che dicono questo pensano che gli italiani sono buone persone. Mi sono già espresso, io faccio un gioco per dare piacere ai tifosi, posso capire che dopo l’Empoli sono stati dispiaciuti come lo siamo stati noi sul fatto di non aver mostrato abbastanza efficacia, soprattutto in attacco. Quando non segniamo siamo poco efficaci, può succedere di prendere un gol e che la gara si decida su un episodio. Posso dire che possiamo o non possiamo dire che c’è rigore, il problema è questo. Quando parlo io degli arbitri parlo sempre di tecnologia, non di moviola. E’ un caso in cui dipende dall’angolo della camera, il direttore di gara era ben piazzato, io faccio parte del 50% della gente che dice che c’era rigore, capisco che ci sia un 50% che dice il contrario, sono d’accordo a dire che non si può dire che ci sia o non ci sia di certo, dobbiamo dare fiducia agli arbitri, come faccio sempre. Sono leali, possono sbagliare. Abbiamo bisogno della fiducia dei tifosi, penso che i giocatori giochino molto meglio quando sentono un sostegno alla squadra, anche nei momenti molto più difficili. Siamo secondi, siamo ai quarti di Coppa Italia e in Europa League, non so dove sia la parte negativa a parte la qualità del gioco”.

Si ha la sensazione che uno dei problemi della Roma sia la condizione atletica e ci sono stati altri infortuni. E’ preoccupato?

“Non sono preoccupato, l’unica cosa è che o la squadra cambia molto e spesso o quando non ho scelta, come successo a Palermo. A volte giocano giocatori non al 100% a causa di infortuni ancora non risolti, devono stringere i denti e giocano meno bene. Sul piano fisico ho visto la mia squadra giocare 120 minuti senza problemi, stiamo bene. Non c’è nulla da vedere con il fatto che giochiamo meno bene. Lo dico di nuovo, non per intere partite ma in alcuni momenti”.

Può essere un problema anche psicologico, magari dopo il 7-1?

“Quando hai gli squalificati, più le assenze, può capitare che andiamo meno bene con gli automatismi. Pareggiare due volte in rimonta non può essere un problema. Noi diamo sempre il massimo, lo faremo fino alla fine. Poi ognuno vede la sua squadra come un lungo fiume tranquillo: ogni tanto tira un po’ di vento, e bisogna tenere su la barca”.

La cessione di Jedvaj?

“Le scelte le facciamo sempre tutti insieme, questa cosa non cambia mai, in nessun caso”.

Ieri Pioli ha detto che tutte le volte che gli allenatori si riuniscono dicono che faranno una serie di cose, ma che poi la verità ognuno parla solo per sé. Si sente tirato in ballo?

“E’ anche un po’ umano. La cosa che posso dire, visto che l’abbiamo fatto in Francia e che qui si è fatto il primo anno, è che quando vediamo un arbitro che viene a parlarci delle nuove regole, quando lo vediamo senza divisa è una cosa veramente positiva, i giocatori vedono che non c’è solo l’arbitro ma anche un uomo. E’ un momento per capire che è meglio aiutare gli arbitri sul campo. A volte a caldo non è sempre semplice essere misurati, si pensa di avere ragione e a volte non è così. Non cambio idea sul fatto che più parleremo con gli arbitri e meglio sarà”.

Dal punto di vista psicologico quelli di domani sono 3 punti che potrebbero pesare in maniera decisiva?

“Sì, dobbiamo andare lì con fiducia, a prendere i 3 punti. E’ il nostro obiettivo, come sempre. E’ interessante vedere l’entusiasmo e la voglia che i ragazzi hanno messo negli allenamenti: dobbiamo mettere tutto questo anche sul campo domani, per cercare di prendere la vittoria”.

Redazione GazzettaGialloRossa.it

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